Milano. Arte moderna e contemporanea a Milano
Milano e l'arte moderna e contemporanea

Umberto Boccioni, Dinamismo di un corpo umano, 1913, Civiche Raccolte d'Arte, Milano
La "città che sale" di Boccioni e dei futuristi, la città di Fontana, Manzoni e degli spazialisti, ha sempre giocato un ruolo centrale nel panorama italiano dell'arte contemporanea. E non solamente per la presenza degli artisti.
Certamente anche oggi, insieme con Roma, vi si trova di gran lunga la maggior concentrazione in Italia di artisti e critici d'arte. Inoltre, vi hanno sede le redazioni di quasi tutte le maggiori riviste specializzate (Flash Art, Tema Celeste, Arte). Per non parlare del mercato dell'arte moderna e contemporanea, in cui Milano riveste una posizione di netta preminenza.
La vivacità dello scenario milanese, con le sue centinaia di gallerie private, non conosce soste. E non ne ha conosciute nemmeno agli inizi degli anni '90, durante gli anni peggiori della crisi del mercato. Qui opera una larga fetta delle maggiori gallerie italiane, e qui hanno finito per aprire una loro filiale importanti gallerie operanti in altre città.
A Milano ha sede anche l'Associazione Nazionale delle Gallerie d'Arte Moderna (ANGAM), l'organismo che riunisce e rappresenta una larga parte di esse. Con poche eccezioni, tutte le grandi case d'asta hanno la loro sede italiana a Milano, o quantomeno vi tengono le più importanti battute d'asta per il comparto del moderno e contemporaneo.
Ogni anno, a Milano si svolge una grande fiera dell'arte, MiArt. Non tocca probabilmente il livello di Arte Fiera di Bologna, ma è una realtà che va consolidandosi e affermandosi.
La posizione strategica della metropoli lombarda di per sé non sarebbe sufficiente a giustificare lo sviluppo del mercato, se a sostenerlo non esistesse alle spalle un consistente collezionismo di opere d'arte. La tradizione a questo proposito non manca. A Milano e circondario hanno vissuto alcuni tra i maggiori collezionisti d'arte, non solo a livello italiano, ma certamente mondiale: Carlo Frua-De Angeli, Riccardo e Magda Jucker, Emilio e Maria Jesi, Gianni Mattioli, Lamberto Vitali, Antonio e Marieda Boschi-Di Stefano, Giuseppe Panza di Biumo, Peppino Agrati, Carlo Monzino, Ennio Brion, Augusto Giovanardi, per parlare solo dei più famosi.
E la tradizione sembra continuare ancora oggi, coinvolgendo nuove categorie sociali. Da non dimenticare è il fenomeno del collezionismo aziendale, che a Milano assume proporzioni particolarmente ingenti, complice la quantità di banche e istituti finanziari.