Milano. Arte moderna e contemporanea a Milano
Gallerie a parte, cosa c'è che funziona?
Fondazioni e istituzioni private a Milano

Joan Miró, La Mère Ubu, 1975, a Milano
Se Milano è italiana nel male, lo è anche nel bene.
Dove gli amministratori latitano o balbettano, i privati si rimboccano le maniche ed intervengono.
La scena culturale milanese ha visto il fiorire di una notevole schiera di iniziative sotto forma dell'istituto della "fondazione". L'elenco è lungo e in continua trasformazione: Triennale, Permanente (oggi Museo della Permanente), Fondazione Mazzotta, Fondazione Palazzo delle Stelline, Fondazione Mudima, Fondazione Prada, Galleria del Credito Valtellinese, Fondazione Corrente. Realtà del tutto particolari sono il Museo Minguzzi e lo stupefacente del Museo d'Arte Paolo Pini (MAPP).
Si tratta di contributi importanti per un comprensorio che, tra città e hinterland, raccoglie oltre 4 milioni di persone.
Per quel che riguarda l'arte moderna e contemporanea, Milano è senz'altro una meta d'obbligo. Ma sono in special modo le gallerie private, commerciali o no-profit, e le istituzioni private a rappresentare il motivo di principale interesse per l'appassionato.
Quindi, almeno per il momento, all'appassionato non venga in mente di andarci per visitare i suoi scalcagnati musei e centri espositivi d'arte moderna. A meno, naturalmente, di non interessarsi a Leonardo, Raffaello, Mantegna o Piero della Francesca...