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Milano: porterà la firma di Libeskind il Museo del Contemporaneo
(ARCHIVIO 2008) Non è la prima volta che a Milano si sente parlare della nascita di un museo d'arte contemporanea, ma ora sembra che si stia davvero muovendo qualcosa.
A darne l'annuncio sono stati il Sindaco Letizia Moratti, l'Assessore alla Cultura Vittorio Sgarbi e il presidente della Triennale Davide Rampello, che hanno anche assicurato che sarà ultimato entro il 2011.
Il nuovo edificio, ideato da Daniel Libeskind, che ha all'attivo altri importanti musei internazionali, come il Museo Ebraico di Berlino, sorgerà dove un tempo si trovava la Fiera Campionaria e dove presto verrà realizzato il progetto CityLife, firmato da lui e da altri tre famosi architetti, Zaha Hadid, Arata Isozaki e Pier Paolo Maggiora.
Il museo di Libeskind, strutturato su 5 piani, uno dei quali interrato, potrà contare su una superficie di 18.000 mq, ma solo 4.000 saranno destinati all'esposizione di opere d'arte.
Lo scopo principale di questo centro sarà infatti quello di dar vita a una realtà divertente, dinamica e propositiva, capace di attirare i milanesi in questa zona della città sia di giorno che di sera.
Ecco perché ai tradizionali spazi museali (sale espositive, sale di lettura, aree per la didattica, bookshop, archivi, auditorium, cafeteria, ristorante) saranno affiancati alcuni atelier di artisti, una rigogliosa e spettacolare terrazza panoramica e anche delle terme. Un'idea curiosa, che l'architetto di origine polacca dice di aver avuto pensando ai Navigli.
Anche il materiale utilizzato per la realizzazione del Museo si ricollega alla storia di Milano. Si tratta, infatti, del marmo di Candoglia, lo stesso che è stato impiegato per la costruzione del Duomo.
Un altro riferimento importante è stato l'Uomo Vitruviano di Leonardo da Vinci, da cui Libeskind ha preso spunto per la forma dell'edificio, un quadrato che si contorce fino ad assumere l'aspetto di una figura cilindrica.
Il costo previsto per la realizzazione del museo dovrebbe aggirarsi intorno ai 40 milioni di Euro, il doppio di quanto era stato pattuito per il Museo del Design, che inizialmente avrebbe dovuto trovare posto proprio qui e poi è stato realizzato in Triennale.
Poco si sa sulle opere che saranno ospitate all'interno di questo bel contenitore. Le Collezioni civiche dovranno, infatti, essere suddivise tra questo spazio e il Museo del Novecento di Piazza Duomo, dove, secondo Sgarbi, dovrebbero essere accolte le opere realizzate fino al 1970. Grande affidamento si fa comunque sulla generosità dei collezionisti milanesi. Sembra, infatti, che il Comune non abbia fondi per nuovi acquisti anche se, secondo la Legge 717 del 1949, dovrebbe stanziare una quota non inferiore al 2% della spesa totale per l'abbellimento dell'edificio con opere d'arte.
Un altro museo del contemporaneo, firmato Renzo Piano, dovrebbe trovare posto anche a Sesto San Giovanni, dove l'architetto genovese si sta occupando della riqualificazione dell'area industriale della Falk.
Se tutto andrà come previsto, il primo nucleo dell'edificio dovrebbe essere inaugurato nel 2009 e i lavori dovrebbero essere completati nel 2010, battendo sul tempo il Comune di Milano, che ha considerato questo spazio troppo defilato per farlo suo.