Storia dell'arte: l'Informale
Caratteristiche dell'Informale.
Pittura del segno o pittura segnica
La poetica del "segno" è alla base della pittura del segno o pittura segnica.
È un genere di pittura che ha come protagonista il segno. Può presentarsi come una piccola impronta, priva di una forma, oppure come un'entità più complessa e caratteristica. Può trovarsi sulla tela isolato, disposto in sequenza più o meno irregolare, organizzato in trama fitta.
Può scaturire da un impulso istintivo, quasi automatico, oppure essere il frutto di un lavoro più calcolato. In entrambi i casi si tratta di un segno autonomo da ogni normale codice espressivo, ma proprio per questo dotato di nuove valenze allusive e di imprevedibili capacità evocatrici.
Si può parlare di un segno nuovo, come espressione della volontà di scoprire un nuovo codice di comunicazione.
Gli esponenti più noti sono Wols, Henri Michaux e Giuseppe Capogrossi. Ma una componente segnica più o meno marcata è riscontrabile nel lavoro di molti artisti europei dell'epoca.
In Francia ricordiamo tra gli altri Pierre Tal Coat, Camille Bryen, Maria Elena Vieira da Silva. In Italia Emilio Scanavino, Toti Scialoja, Antonio Sanfilippo, Carla Accardi, Achille Perilli, Piero Dorazio, Giulio Turcato, Gastone Novelli. In Germania Hann Trier e Gerhard Hoehme. In Polonia Roman Opalka.
L'elemento segnico è presente anche nel lavoro di vari artisti americani. In particolare, è il caso di Mark Tobey e Cy Twombly.