Mostre di arte moderna e contemporanea

FuturisMI - Milano è la città che sale

6 febbraio 2009 - 25 gennaio 2010

Futurismo 1909-2009. Velocità + Arte + Azione
6 febbraio - 7 giugno 2009
Palazzo Reale
Piazza Duomo 12, Milano
Tel. 02-804062
Orari: lun 14:30-20, mar-dom 9:30-20, gio 9:30-22:30

F.T. Marinetti = Futurismo
12 febbraio - 12 luglio 2009
Fondazione delle Stelline
Corso Magenta 61, Milano
Tel. 02-54278
Orari: mar-dom 10-20, lunedì chiuso

Futurismo 100. Simultaneità ANNULLATA
15 ottobre 2009 - 25 gennaio 2010
Palazzo Reale
Piazza Duomo 12, Milano
Tel. 02-804062
Orari: lun 14:30-19:30, mar-dom 9:30-19:30, gio 9:30-22:30

Milano, che ha vissuto la nascita e lo sviluppo del Futurismo, si prepara a celebrare il centenario di questo straordinario movimento artistico, che rese pubblico il suo Manifesto di violenza travolgente e incendiaria a Parigi il 20 febbraio 1909, con una serie di iniziative (mostre, conferenze, installazioni, performance, concerti, spettacoli teatrali e di danza) che coinvolgeranno diversi spazi della città e avranno il compito di ribadire il carattere multidisciplinare di questa avanguardia, che ha esaltato l'azione, il progresso, il dinamismo, la luce, la velocità e ha cercato di intervenire in tutti i campi della vita e dell'arte per svecchiare la cultura italiana e liberare il paese "dalla sua fetida cancrena di professori, d'archeologhi, di ciceroni e d'antiquari".

Il progetto complessivo, chiamato "FuturisMI", ruota attorno a tre importanti rassegne, "Futurismo 1909-2009. Velocità + Arte + Azione", che si terrà a Palazzo Reale dal 6 febbraio al 7 giugno, "F.T. Marinetti = Futurismo", in programma dal 12 febbraio al 7 giugno alla Fondazione delle Stelline, "Futurismo 100. Simultaneità, che aprirà il 15 ottobre a Palazzo Reale e si protrarrà fino al 25 gennaio del 2010.

La prima mostra, che si ricollega alle rassegne che il Comune di Milano ha già dedicato a "Boccioni "pittore scultore futurista" e "Giacomo Balla. La modernità futurista", ripercorre la storia del movimento dalle origini agli anni Trenta ricordando i molteplici ambiti di intervento di questa avanguardia, che voleva riformare il mondo, ma anche gli spunti che ha lasciato alle generazioni successive di artisti, tra cui figurano personaggi di primo piano come Fontana, Burri, Dorazio, Schifano, gli esponenti della Poesia Visiva ecc.
A curarla sono Giovanni Lista e Ada Masoero, che hanno potuto contare su prestiti straordinari, provenienti da musei e collezioni internazionali, ma anche dalle civiche raccolte milanesi, che sono ricchissime di capolavori.

La rassegna allestita alle Stelline, curata da Luigi Sansone e da un comitato scientifico di grande qualità ed esperienza, di cui fanno parte Luigi Ballerini, Lucia Matino, Ermanno Paccagnini, Filippo Piazzoni ed Elena Pontiggia, si concentra invece sulla figura di Filippo Tommaso Marinetti, che è stato il promotore e l'animatore del gruppo, ma anche uno straordinario scrittore e poeta, che ha posto le basi per un linguaggio nuovo, moderno e rivoluzionario.
I testi e le "Tavole parolibere", realizzate da lui e dagli altri autori futuristi (Balla, Depero, Carrà, Govoni, Buzzi, Cangiullo ecc.), saranno affiancate da manifesti, fotografie, riviste, cataloghi, documenti ecc., che aiuteranno a comprendere l'importanza che questo fenomeno artistico e culturale ha avuto in Italia e nel mondo. Uno spazio particolare sarà dedicato ai ritratti di Marinetti e alla sua collezione d'arte.

Il progetto si avvicina alla conclusione con la terza mostra, curata da Ester Coen, che propone una lettura inedita del Futurismo. Prende, infatti, in considerazione i lavori di tre importanti esponenti del gruppo - Boccioni, Carrà e Russolo - e li mette a confronto con le opere di artisti d'avanguardia come Archipenko, Brancusi, Arp, Duchamp-Villon, Epstein, Lipchitz, Pevsner, Gabo e Tatlin, che, prendendo spunto da questo innovativo movimento italiano, hanno tentato, ognuno a modo suo, di riformulare l'idea di scultura. Non bisogna infatti dimenticare che Boccioni, nel 1912, è stato autore di un altro importantissimo manifesto futurista, dedicato alla scultura, nel quale, dopo aver espresso il suo disprezzo per le formule ereditate dal passato e il suo apprezzamento per Medardo Rosso, sosteneva che "non vi può essere rinnovamento alcuno in un'arte se non ne viene rinnovata l'essenza, cioè la visione e la concezione della linea e delle masse" e che "la scultura deve quindi far vivere gli oggetti rendendo sensibile, sistematico e plastico il loro prolungamento nello spazio, poiché nessuno può più dubitare che un oggetto finisca dove un altro comincia e non v'è cosa che circondi il nostro corpo".

L'omaggio milanese al Futurismo non rappresenta certo un caso isolato. Al MART di Rovereto è stata infatti inaugurata da poco una bella mostra, "Futurismo 100. Illuminazioni. Avanguardie a confronto. Italia, Germania e Russia", aperta fino al 7 giugno, che si propone di evidenziare la straordinaria influenza che questo movimento ha esercitato sulle altre avanguardie europee, mentre alle Scuderie del Quirinale di Roma si potrà presto ammirare la rassegna, "Futurismo. Avanguardia-Avanguardie" (20 febbraio-24 maggio), realizzata in collaborazione col Centre Pompidou di Parigi e la Tate Modern di Londra, che cerca di far luce sulle corrispondenze e le differenze esistenti tra il movimento italiano e il Cubismo.

Un posto di riguardo tra i festeggiati spetta pure a Fortunato Depero, che è stato un grande innovatore nel campo della grafica, della pubblicità e dell'arredamento. Oltre alla rassegna veneziana, che presenta le opere appartenenti alla Collezione Fedrizzi (fino all'1 marzo al Museo Correr), si può, infatti, visitare anche la sua Casa museo di Rovereto, appena riaperta al pubblico, che testimonia il suo interesse per il design e le arti applicate. Depero è stato infatti, assieme a Balla, l'ideatore del Manifesto della Ricostruzione futurista dell' universo, che voleva dare "scheletro e carne all'invisibile, all'impalpabile, all'imponderabile, all'impercettibile" rallegrando il mondo.

Il Futurismo tornerà a Venezia in occasione della Biennale. Dal 5 giugno al 4 ottobre 2009 il Museo Correr ospiterà, infatti, la mostra "Futurismo 100. Astrazioni", che mette a confronto le opere di Balla con quelle di altri grandi artisti del '900: Piet Mondrian, Francis Picabia, Robert Delaunay, Frantisek Kupka, Marcel Duchamp.

Per avere maggiori informazioni sugli eventi e le iniziative correlate al centenario futurista, si può guardare la pagina che Artdreamguide dedica agli appuntamenti in agenda.

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